Il viaggio epson

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IL VIAGGIO EPSON

Epson è nata nel magnifico contesto naturale che contraddistingue le rive del lago Suwa.

Il nostro legame con questo ecosistema guida da sempre il nostro business.
Le tecnologie che promuovono lo sviluppo di prodotti innovativi devono contribuire anche al rispetto dell’ambiente.
Le tecnologie proprietarie Epson - efficienti, compatte e di precisione - rispecchiano questa filosofia. È nel nostro DNA.
La nostra storia fatta di sfide e di creatività ha origine dall’assemblaggio di componenti di orologi, da cui sono nate tante altre tecnologie che hanno portato alla progettazione di numerosi prodotti di qualità.

Dalle stampanti ai videoproiettori, dai robot ai dispositivi indossabili, le nostre tecnologie migliorano la vita in tutto il mondo.
Nel 2022 Epson festeggia il suo 80° anniversario. Ci impegniamo a essere sempre al servizio della società e dell’ambiente, creando un futuro sostenibile che migliori la vita delle persone in tutto il mondo.

Junkichi Yoshida

Presidente, Seiko Epson Corporation

Messaggio

Seiko Epson Corporation festeggia il suo 80° anniversario nel 2022. Vorremmo esprimere sincera gratitudine ai nostri numerosi clienti e stakeholder per il loro supporto.

Dalla sede vicino alle rive del lago Suwa, Epson ha iniziato il suo viaggio come produttore di componenti per orologi. Il fondatore dell’azienda si impegnò fin dall’inizio a non inquinare le acque del lago Suwa e continuiamo a onorare il suo impegno ancora oggi.

Noi di Epson siamo da sempre un’azienda improntata alla creatività e ci impegniamo a fornire prodotti e servizi che superino le aspettative dei clienti in tutto il mondo basandoci su tecnologie efficienti, compatte e di precisione che sviluppiamo e perfezioniamo sin dalla nostra fondazione, nel 1942.​

A marzo 2021 abbiamo aggiornato la nostra vision aziendale, Epson 25, e ora stiamo operando nell’ottica della vision Epson 25 Renewed, che definisce come nostro obiettivo ambizioso “raggiungere la sostenibilità e arricchire le comunità”. In passato utilizzavamo le nostre tecnologie per creare prodotti innovativi. In futuro cercheremo di impiegare le nostre tecnologie anche per risolvere i problemi della società, concentrandoci in particolare sul superamento delle sfide ambientali globali.

Credo che il nostro scopo come azienda sia contribuire alla società e alla felicità dei dipendenti. Credo anche che i due aspetti siano inseparabili. Prendersi cura dei nostri dipendenti e contribuire alla società genereranno in noi fiducia e orgoglio, che ci spingeranno a portare avanti il nostro impegno in questa direzione.

Continueremo a collaborare con i nostri numerosi stakeholder per risolvere i problemi della società, perseguire la sostenibilità e migliorare la qualità della vita in tutto il mondo.

Capitolo 1

Suwa, dove tutto ebbe inizio. Lezioni della natura.

Tutti hanno un luogo che definiscono casa.
Anche noi.
Suwa, nel cuore del Giappone.
La nostra storia è iniziata in un vecchio magazzino di miso
dalla vision di Hisao Yamazaki e dei suoi nove dipendenti.
Siamo cresciuti qui, circondati dal lago Suwa
e dagli altipiani delle montagne Yatsugatake.
Ancora oggi, traiamo la nostra ispirazione da questa terra.

Suwa ci ha insegnato molto.
Un modo per vivere in armonia con la natura,
che tramandiamo da generazioni.
Gli abitanti vivono e prosperano
in questo ambiente difficile
osservando le crepe nelle creste di pressione dell’Omiwatari
sulla superficie ghiacciata del lago Suwa.
Qui, il freddo invernale penetra in tutto,
un’asprezza ben compresa dai nostri antenati.
Ma invece di andarsene, si sono insediati in questo territorio,
celebrando la Terra, la Natura e il lago Suwa,
e vivendo in armonia con il lago e le montagne.

Questo stile di vita era naturale all’epoca ed è naturale per noi oggi.
Questo è lo spirito che anima la nostra abilità artigianale e costituisce la fonte di ispirazione per la nostra idea di qualità.

Articolo

L’inizio: Le coste del lago Suwa, nella prefettura di Nagano.
Prodotti realizzati in armonia con la natura

Otto decenni fa Epson ha iniziato il suo viaggio, assemblando componenti di orologi.

La prefettura di Nagano in Giappone vanta una flora lussureggiante, le maestose vette delle Alpi giapponesi e una fauna selvatica diversificata. Qui Daiwa Kogyo, il precursore di Epson, ha iniziato la sua attività il 18 maggio 1942, dalle rive del lago più grande di Nagano, il lago Suwa.

Gli abitanti della zona rispettano da lungo tempo l’ambiente naturale del lago, vivendo nei villaggi e sulle montagne, grati per la ricchezza che la terra fornisce. Il lago Suwa racchiude la bellezza e la durezza della natura, nonché la sacralità dell’ambiente. Un ambiente che da tempo nutre il popolo di Suwa. Più di 2.000 anni fa, nel periodo Jomon, i residenti pescavano nelle acque del lago e scavavano il ghiaccio per trasportarlo attraverso il lago. Per molti anni, il lago Suwa è stato fondamentale per la sopravvivenza quotidiana.

Gli inverni freddi e difficili impedivano l’agricoltura, quindi per vivere gli abitanti di Suwa si affidavano alla caccia e al cibo che trovavano in montagna, imparando a vivere con quanto la terra offriva. Una relazione stretta che esiste ancora oggi. Gli abitanti del lago Suwa erano pionieri che rispettavano l’ambiente.

Oggi, Epson impiega circa 77.000 dipendenti in tutto il mondo e le vendite aziendali globali superano il trilione di yen. Tuttavia, la società ha iniziato il suo viaggio da un vecchio magazzino di miso convertito, assemblando componenti di orologi.

L’acqua pulita e l’aria fresca hanno creato l’ambiente perfetto per produrre strumenti di precisione.

Ma la regione non è mai stata ricca, e Hisao Yamazaki, il fondatore dell’azienda, ha visto il potenziale nel luogo in cui un tempo prosperava l’industria della seta greggia. Ha immaginato un nuovo settore che avrebbe ripristinato la vitalità dell’area e la vita dei residenti. Yamazaki è tornato a Suwa per prendere il controllo dell’attività di famiglia.

Insieme al sindaco di Suwa e ad altri importanti leader aziendali, Yamazaki si è rivolto a Shoji Hattori, amministratore delegato di Daini Seikosha (oggi Seiko Instruments), con l’idea di sviluppare strumenti di precisione.

Il gruppo riteneva che il clima di Suwa fosse come quello della Svizzera, caratterizzato da una bassa umidità estiva e quindi perfetto per un’industria di precisione. Riteneva che Suwa potesse diventare la Svizzera dell’Oriente e iniziò le operazioni di assemblaggio di orologi. L’azienda aveva solo nove dipendenti.

La visione di Hisao Yamazaki vive ancora oggi.

La passione di Yamazaki per la creazione di un’industria degli orologi giapponese lo ha portato a raccogliere componenti alla fine degli anni ’40. Quelli che non riusciva a procurarsi, li costruiva. Il 21 gennaio 1946 disponeva di quelli necessari per assemblare quattro orologi, completati il giorno successivo dopo una notte di montaggio.

Solo due dei quattro orologi funzionavano, ma fu l’inizio del percorso caratterizzato dalla sperimentazione che ancora oggi vive in Epson.

Yamazaki ha mostrato una forte determinazione proclamando: “Ci metterò il cuore e l’anima. Dobbiamo tutti unirci per assicurarci che questa attività affondi le sue radici qui”.

Questo emozionante messaggio ispira Epson ancora oggi. Successivamente Shoji Hattori, che da allora era diventato presidente, descrisse Yamazaki come un uomo integro e impegnato. L’atteggiamento di Yamazaki permea ancora la cultura aziendale di Epson.

Capitolo 2

In Seiko Epson, realizziamo tutti i nostri prodotti con un occhio di riguardo verso l’ambiente. È la promessa che abbiamo fatto a Suwa.

Siamo nati in una terra circondata dallo splendore della natura, con un lago che si stende dinanzi a noi. Anche chi non aveva mai visto altri luoghi nel mondo, era consapevole della bellezza di questo paesaggio. Il fondatore dell’azienda, Hisao Yamazaki, si era impegnato a non inquinare mai il lago Suwa, preservandone la bellezza. La natura, nonostante la sua maestosità, è delicata e vulnerabile e, indipendentemente dall’abilità con cui realizziamo i nostri prodotti, comprometterla fa sminuire il valore che possiamo dare come azienda.

Siamo nati in armonia con la comunità e con questa natura. Il lago Suwa è emerso dall’attività tettonica milioni di anni fa. Naturalmente, Suwa ha il suo passato e il suo presente. Yamazaki ha fatto la sua promessa al lago Suwa in cambio della possibilità di produrre nella zona. Di conseguenza, la sua vision si è tramandata di generazione in generazione e ha dato vita ai nostri valori. Senza la natura, la nostra attività non sarebbe possibile.

Quando ci guardiamo intorno, vediamo alberi maestosi protesi verso il cielo. Basta ascoltare con attenzione per percepire l’ebbrezza della vita sul lago Suwa, ed è sempre stato così. La ricchezza della natura nel posto giusto e nel momento giusto. La nostra maestria artigiana ha raggiunto ogni angolo del mondo e continuiamo a creare affrontando i problemi globali più difficili.

Produzione in armonia con la natura.

Sin dal primo giorno, la nostra missione è stata quella di salvaguardare l’ambiente, producendo in armonia con la natura.

“Non dobbiamo mai inquinare il lago Suwa.” Queste sono state le parole del nostro fondatore, Hisao Yamazaki. Per sviluppare la nostra attività su queste rive immerse nella natura, abbiamo stabilito un rapporto armonioso con la comunità locale e abbiamo lavorato per preservare l’ambiente: questa è stata la nostra missione fin dall’inizio.

Trattiamo le acque reflue per proteggere il lago Suwa e, negli anni ‘70, abbiamo definito standard ambientali interni e volutamente più rigorosi dei limiti stabiliti dalla legge per prevenire l’inquinamento.

Come azienda manifatturiera, la produzione e la consegna di nuovi prodotti ha spesso un effetto negativo sull’ambiente. Tuttavia, bilanciare la tutela dell’ambiente con le attività aziendali è sempre stato il fulcro della nostra attività in Seiko Epson. È una cultura tramandata di generazione in generazione, che è rimasta invariata mentre la nostra attività globale si sviluppava e si espandeva.

Tecnologia e informazione hanno poco valore senza umanità e creatività.

Negli anni ‘80, quando il buco dell’ozono è diventato un argomento d’attualità, Seiko Epson è stata la prima azienda al mondo a impegnarsi a eliminare i CFC. Tsuneya Nakamura, ex CEO, ha dichiarato: “Non possiamo usare prodotti dannosi per l’ambiente. La tecnologia e l’informazione non hanno un valore intrinseco, diventano utili e preziose solo attraverso l’umanità e la creatività nelle mani delle persone che le utilizzano.” Nel 1992, l’azienda ha ottenuto la completa eliminazione di CFC specifici in Giappone e l’anno successivo abbiamo raggiunto questo obiettivo in tutto il mondo.

Nakamura ha affermato: “In assenza di un’alternativa efficace, le nostre attività senza CFC si sono svolte senza chiare prospettive di successo e hanno messo in discussione ciò che è possibile realizzare. Abbiamo ricevuto il premio Stratospheric Ozone Protection Award dall’Agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente, che ho ritirato a Washington a nome di tutti i nostri dipendenti. È stata un’esperienza memorabile.”

Ottant’anni dopo la nostra fondazione, il nostro credo e i nostri valori rimangono inalterati. Nel 2016 abbiamo lanciato PaperLab A-8000, un sistema per la produzione di carta in ufficio che distrugge i documenti cartacei riservati e ricicla la carta con un processo a secco, conservando così una risorsa preziosa, l’acqua.

Abbiamo incluso la sostenibilità nella nostra vision di lungo periodo. La nostra Environmental Vision 2050 afferma che diventeremo “carbon negative” e ridurremo a zero l’impiego delle risorse vergini, un obiettivo ambizioso che intendiamo raggiungere.

Quali problemi sociali possiamo risolvere attraverso la nostra tecnologia?

Come piccola azienda, nata da un’area immersa nella natura e cresciuta attraverso la coesistenza con la comunità locale, continuiamo a lavorare per risolvere i problemi sociali attuali.
Le idee che hanno guidato la nostra azienda sin dai suoi albori rimangono profondamente radicate nella nostra Management Philosophy attuale, che riassumiamo nel motto “La Terra è la nostra amica”.

Capitolo 3

Abbiamo fornito al mondo un tempo preciso.

Il nostro primo progetto più importante, iniziato nel 1959, venne chiamato 59A e avrebbe ridefinito l’orologeria, dai modelli meccanici alle nuove tecnologie. L’obiettivo: creare la prossima generazione di orologi ultraprecisi per cambiare le competizioni sportive. Il risultato sarebbe stato il primo orologio al quarzo al mondo e la nascita delle nostre tecnologie in grado di garantire precisione, efficienza e compattezza. Una mentalità che rimane intatta ancora oggi.

Tutto ebbe inizio con il sogno di cambiare il mondo. Partecipammo a un concorso internazionale di orologeria in Svizzera, la patria dell’orologeria meccanica. Il nostro primo tentativo nella divisione Orologi da polso fu un fallimento, ma ci spinse ad andare avanti. Successivamente, grazie all’instancabile impegno dei dipendenti, abbiamo creato orologi più accurati e ottenuto alcuni dei premi più prestigiosi al mondo.

Tuttavia, i premi ci interessano relativamente. La nostra missione è offrire una misurazione accurata del tempo alle persone di tutto il mondo. Quindi, abbiamo messo a disposizione del mondo la nostra tecnologia al quarzo, frutto della nostra ricerca di tecnologie in grado di garantire precisione, efficienza e compattezza. Ora questa tecnologia brevettata è diffusa in tutto il mondo e offre a tutti un calcolo più preciso del tempo. Secondo noi il tempo non appartiene a nessuno, tutti ne abbiamo diritto. Da allora sono passati molti anni, ma la ricerca di una tecnologia in grado di garantire precisione, efficienza e compattezza continua.

Orologeria a 360°. Per diventare i migliori ci vuole la massima precisione.
La risposta a questa sfida sono state le nostre tecnologie in grado di garantire precisione, efficienza e compattezza.

La filosofia alla base di tecnologie in grado di garantire precisione, efficienza e compattezza.

La mentalità della nostra azienda è sempre stata quella di ideare e realizzare prodotti con una tecnologia che permettesse di risparmiare energia, tempo, sforzo e spazio.

Gli orologi della metà del 20 secolo richiedevano più energia, erano più grandi e offrivano meno precisione rispetto a quelli odierni. L’obiettivo era quello di renderli più piccoli, più accurati e più efficienti.

Di conseguenza, gli orologi Seiko offrono comodità e rendono la vita più colorata. I dipendenti Epson si impegnano a padroneggiare tecnologie in grado di garantire precisione, efficienza e compattezza, portando queste qualità ai prodotti e al mondo intero.

Dopo il 1945, Daiwa Kogyo e lo stabilimento di Suwa di Daini Seikosha, che si fusero in Suwa Seikosha nel 1959, iniziarono la produzione di orologi da polso su larga scala. Nel 1959, grazie ad alcuni ingegneri eccellenti, l’azienda sviluppò il primo orologio da polso progettato originariamente in Giappone, il Marvel. I giapponesi lo consideravano un’impresa incredibile per la sua precisione e qualità, e il Marvel conquistò i primi cinque posti nel test di confronto della qualità del Ministero del commercio internazionale e dell’industria giapponese per la valutazione degli orologi nazionali.

Nel 1958, l’azienda occupava i primi nove posti nel test di confronto della qualità per la valutazione degli orologi internazionali. Tuttavia, invece di adagiarsi sugli allori, Seiko Epson ha puntato a un obiettivo più ambizioso: diventare leader mondiale.

Project 59A e la nascita del primo orologio da polso al quarzo al mondo.

Questo evento segnò l’avvento di tecnologie in grado di garantire precisione, efficienza e compattezza. Project 59A (questa la sua denominazione interna) avrebbe cambiato la storia dell’orologeria mondiale.

Il nome si riferisce all’anno 1959 e “A” indica l’importanza del progetto. Iniziò con tre proposte: un orologio a diapason elettronico, un settore in cui un’altra azienda era leader, un orologio con bilanciere elettrico e un cronometro al quarzo, che all’epoca aveva le dimensioni di un armadietto.

Le prime due proposte presentavano diversi punti deboli, quindi gli sforzi si concentrarono sul cronometro al quarzo, che avrebbe cambiato il corso della storia dell’orologeria. I primi orologi al quarzo che sviluppammo avevano ancora le dimensioni degli orologi da tavolo, ma l’azienda iniziò a partecipare al concorso di cronometria di Neuchâtel, in Svizzera, un modello di riferimento per gli orologi. Mentre si impegnava a ridurre le dimensioni e migliorare l’accuratezza, l’azienda cominciò ad aggiudicarsi premi nelle categorie Cronometro marino e Cronometro da ponte, mostrando al mondo un nuovo livello di standard. Migliorando la tecnologia a ogni partecipazione all’Observatory Chronometer Competition, l’azienda ridusse ulteriormente le dimensioni e l’efficienza energetica attraverso applicazioni pratiche come il team di osservazione dell’Antartide e il treno proiettile Shinkansen. Nel 1969, dieci anni dopo il Project 59A, Seiko lanciò il primo orologio da polso al quarzo del mondo, il Seiko Quartz Astron 35SQ.

Automazione della produzione ed espansione portano alla produzione di massa su scala globale.

Rivolgendo l’attenzione per un momento alla produzione, Seiko Epson semplificò il design, la divisione della manodopera (Belt-Line) e l’assemblaggio automatizzato a metà degli anni ‘60, poiché l’alta precisione richiede un coordinamento elevato. L’origine delle nostre attuali soluzioni di produzione, o robotica, è una tecnologia automatizzata. Nel 1983, l’azienda ha avviato le vendite esterne di robot per assemblaggio di precisione e, nel 2009, il business si è ampliato. Successivamente sono arrivati i robot compatti a 6 assi, che offrono prestazioni ottimali per l’assemblaggio di precisione di piccoli pezzi.

Con l’evoluzione dell’automazione nell’orologeria, Seiko Epson è diventata leader mondiale nella produzione di orologi da polso.

La tecnologia deve essere al servizio di tutti, non di pochi eletti

L’azienda non solo ha continuato a sviluppare la tecnologia degli orologi al quarzo, ma ha anche perseguito i progressi in termini di accuratezza degli orologi meccanici, gareggiando contro alcuni grandi nomi al concorso di cronometria di Neuchâtel. Nel 1964, Seiko presentò il suo primo orologio meccanico, ottenendo solo il 144° posto.

Tuttavia, questi scarsi risultati spinsero l’azienda a migliorarsi e, al concorso dell’Osservatorio di Ginevra del 1968, Seiko conquistò le prime posizioni nella categoria degli orologi da polso meccanici. Fu una dimostrazione dell’efficacia della nostra tecnologia di precisione. Tra i vincitori c’era Kyoko Nakayama, la prima donna a ricoprire il ruolo di “maestro artigiano contemporaneo” e la prima donna nella lunga storia del concorso a partecipare e conquistare il premio.

Le competizioni di alta precisione sono come le gare di F1 e i prodotti differiscono dalle versioni commerciali. Per rendere disponibili prodotti migliori a più persone, la tecnologia e le tecniche utilizzate per sviluppare gli orologi furono veicolate nel marchio Grand Seiko.

Non abbiamo riservato questa tecnologia allo sviluppo di orologi compatti, efficienti e accurati per pochi. L’abbiamo invece resa disponibile in modo che tutti potessero usufruire di orologi accurati e di altissima qualità. Il risultato sono stati gli orologi da polso al quarzo, una tecnologia sviluppata in Giappone e ora diffusa in tutto il mondo, che hanno consentito a chiunque di leggere l’ora in modo accurato dal proprio polso.

Oggi, Seiko Epson rimane ferma nella convinzione che la tecnologia da sola non risolva i problemi: la mentalità dei dipendenti è imprescindibile.

Le tecnologie in grado di garantire precisione, efficienza e compattezza riducono l’impatto ambientale e questa posizione aziendale si è ampliata per offrire fiducia e speranza non solo ai dipendenti, ma anche alle comunità di tutto il mondo.

Capitolo 4

Se non esiste, lo costruiremo.
Il Giappone era al settimo cielo. Avevamo segnato il momento della vittoria.

Il prestigioso evento sportivo internazionale del 1964 riempì la nazione di entusiasmo. Atleti di tutto il mondo si erano allenati duramente per quel momento. Ore, minuti e secondi determinano vittorie e sconfitte. Siamo i custodi del tempo. E lo facciamo sapere al mondo con lo slogan: “Un passo in avanti rispetto ai precedenti dispositivi di cronometraggio”.
Il mondo ha celebrato questa nuova precisione e velocità, che ha segnato una nuova era nel cronometraggio per i Giochi. E questo successo avrebbe portato a innovazioni della stampa in grado di cambiare il mondo, tra cui la prima stampante digitale compatta e leggera e l’orologio al quarzo.

Abbiamo sviluppato e implementato le tecnologie in grado di garantire precisione, efficienza e compattezza necessarie per produrre i componenti degli orologi al quarzo, una novità assoluta a livello mondiale. Creare qualcosa da zero non è mai facile.

Uno da zero, due da uno: la distanza è la stessa, ma la differenza è enorme. Si narra che Suwa e il territorio intorno al lago emersero dalla bonifica del terreno nel periodo Edo. Anche l’umanità ha dato il proprio contributo alla nascita di questa terra. Creiamo ciò che deve ancora essere creato. Questo spirito è la forza trainante della produzione in Epson.

Se non esiste, lo costruiamo.
È questo spirito di creatività e sfida che favorisce la nascita di novità assolute.

Dagli orologi alle stampanti: la storia poco nota di Seiko Epson.

Nel 2022, molti conoscono Seiko Epson, o solo Epson, per le stampanti e i videoproiettori.

Seiko Epson affonda le proprie radici nell’orologeria, ma non sono in molti a sapere le cause che hanno portato all’espansione dell’azienda. L’evento sportivo internazionale del 1964, in cui Seiko divenne cronometrista ufficiale, fu uno spartiacque per la società.

Misurazione e registrazione dei risultati delle gare in modo rapido e accurato

La scienza era il tema di questo evento e Seiko, con lo slogan “Un passo avanti rispetto alla cronometria convenzionale”, venne selezionata come cronometrista ufficiale. Epson, una società del Seiko Group allora denominata Suwa Seikosha, svolse un ruolo fondamentale ai Giochi. L’azienda aveva sviluppato un cronometro a cristalli basato sulla tecnologia degli orologi al quarzo del Project 59A. L’azienda inoltre sviluppò, e per un periodo di tempo commercializzò, un timer di stampa. Questo orologio digitale con oscillatore al quarzo offre un cronometro elettronico, un display digitale e un’opzione di stampa.

Queste innovazioni spianarono la strada a velocità e precisione senza precedenti e l’attività di orologeria dell’azienda iniziò a prosperare. Le parole “per la prima volta nessuno si è lamentato della cronometria” la dicevano lunga.

A questo successo fece seguito la prima stampante digitale compatta e leggera al mondo, EP-101 (1968). L’anno successivo venne lanciato il primo orologio al quarzo al mondo, il Seiko Quartz Astron 35SQ.

Sviluppo di EP-101

Negli anni successivi all’evento sportivo del 1964, l’azienda iniziò a occuparsi internamente di tutte le attività di marketing, vendita e assistenza. Alla fine degli anni ‘60, quando comparvero le primi calcolatrici elettroniche da tavolo, l’azienda si concentrò sulle piccole stampanti che avevano potenziali applicazioni nelle calcolatrici. Il risultato fu la commercializzazione di EP-101 nel 1968.

EP-101 segnò una nuova era nella stampa digitale. La stampante era leggera e abbastanza piccola da stare nel palmo di una mano. Inoltre, utilizzava 1/20 dell’energia delle stampanti convenzionali. Epson sviluppò la stampante con lo stesso spirito di sempre: se non esiste, dobbiamo inventarla. Questo concetto nel campo delle apparecchiature informatiche è diventato un’opportunità per sfruttare le tecnologie in grado di garantire precisione, efficienza e compattezza dell’azienda, maturate nella produzione di orologi. EP-101 superò le aspettative con oltre 1,44 milioni di unità vendute.

Lo sviluppo di EP-101, un timer di stampa utilizzato per programmare in modo rapido e accurato eventi sportivi internazionali, diede il via a quello che oggi è il core business dell’azienda: le soluzioni di stampa.

Mai adagiarsi sugli allori. I più elevati standard di artigianalità.

Il progetto di sviluppare un orologio da polso al quarzo andava avanti. L’obiettivo era ridurre un orologio al quarzo alle dimensioni di un orologio da polso, risparmiando spazio ed energia. Per fare ciò, l’azienda dovette superare molti ostacoli. Nello specifico, si trattava di produrre un cristallo oscillatore, circuiti elettronici e un motore in dimensioni allora inesistenti. Epson decise quindi di realizzarli internamente, poiché procurarseli da fonti esterne avrebbe posto una nuova serie di problemi.

Nel 1969, l’azienda presentò il primo orologio da polso al quarzo del mondo, il Seiko Quartz Astron. Quell’evento inaugurò una nuova era di successi e riconoscimenti nel settore dell’orologeria, tra cui un prestigioso IEEE Milestone Award (2004) e l’Heritage of Future Technology (2018 e 2019), a testimonianza dei contributi dell’azienda allo sviluppo tecnologico per il mondo. Tra i risultati raggiunti figura anche il primo orologio digitale LCD al quarzo con display a sei cifre, lanciato nel 1978.

Dal timer di stampa ed EP-101 alla commercializzazione dell’orologio al quarzo, tutti i prodotti rappresentano un’innovazione. Se qualcosa non esiste, lo realizziamo noi. Non ci sono mai state titubanze su questo spirito di creatività e sfida, che resta invariato ancor oggi.

Kapitel 5

Der Geist der Kreativität und der Herausforderung lebt weiter.
Für immer und ewig, mit Ihnen.

Der erste digitale Drucker, der EP-101, brachte der Welt einen neuen Wert.
Unser Name, Epson, spiegelt unseren Wunsch wider, Drucker zu entwickeln, die in die Fußstapfen des EP-101 treten. Kinder des EP oder EP SONs. Seitdem haben wir viele dieser Kinder in die Welt gebracht, nicht nur in Japan.

Wir haben den Weg für eine Kultur des Fotodrucks zu Hause geebnet und eine Kultur der Großbildschirmpräsentationen im Büro geschaffen. Doch hinter jedem Gipfel steckt mehr. Ambitionen sind nichts, was andere bestimmen. Sie sind unsere Entscheidung.

Unabhängig von der Epoche müssen wir vorankommen. Zu Hause, im Büro, im Handel und in der Industrie, überall müssen wir uns der Herausforderung stellen, Ressourcenkreisläufe zu schließen und dem Genutzten neuen Wert zu verleihen. Wir nehmen, was wir brauchen, wann wir es brauchen, und nur so viel wie nötig.
Wir traten aus dem Suwa-See, Nagano, hervor. So wie unsere Vorgänger den Weg in eine neue Welt geebnet haben, werden auch wir den Weg in die Zukunft bahnen, Nachhaltigkeit erzielen und Gemeinschaften bereichern.

Epson ist bestrebt, gesellschaftliche Probleme auf der ganzen Welt zu lösen.

Lösungen auf globaler Ebene, um so viele Menschen wie möglich zu erreichen.

Die Vision von Epson ist es, neue Technologien einzusetzen, um die Probleme der Welt zu lösen und Träume wahr werden zu lassen.

Im Jahr 1975 gründeten wir die Marke Epson mit dem Ziel, neue Drucker und andere Informationsgeräte zu entwickeln und in den globalen Markt einzutreten. Der Markenname spiegelt unseren Wunsch wider, weiterhin viele Produkte und Dienstleistungen oder die „Söhne“ des EP in einer Vielzahl von Bereichen zu schaffen, so wie der Digitaldrucker EP-101, der ein großer Erfolg war, unseren Kunden einen neuen Mehrwert bot.

Im selben Jahr gründeten wir unser erstes Verkaufsbüro in Übersee, Epson America, Inc. Heute unterhält Epson über ein weltweites Vertriebsnetz und liefert Produkte an Menschen rund um den Globus.

Die Druckinnovation begann mit dem EP-101 und führte zum Epson Stylus Color, dem ersten Farb-Tintenstrahldrucker der Welt. Mit einer Auflösung von 720 dpi hat dieses Produkt die Kultur des Farb- und Fotodrucks zu Hause begründet. 1989 brachten wir den LCD-Projektor VPJ-700 auf den Markt. Seitdem haben wir eine Kultur der Großbildpräsentation mit Projektoren geschaffen und gefördert. Heute geht die Kompetenz von Epson über das Drucken und Projizieren hinaus. Unsere Innovationen haben die Fertigung revolutioniert. Unsere Sensortechnologie verbessert das Leben. Unsere Forschung bietet Lösungen für Umweltprobleme. Epson liefert der Welt neue Werte.

Druckinnovationen

Epson begann 1978 mit der Entwicklung eines seiner Kerngeschäfte, der Tintenstrahldrucker, und verwendete dabei die Piezo-Technologie für Druckköpfe – die Schlüsseltechnologie in den Tintenstrahldruckern von Epson. Bei diesem Verfahren wird die Tinte nicht durch Hitze ausgestoßen, so dass die Druckköpfe haltbarer sind und ihre hervorragende Leistung viel länger beibehalten. Fortschritte in der Piezo–Technologie führten zur Technologie des PrecisionCore-Druckkopfs, die eine beeindruckende Bildqualität bei wesentlich höheren Geschwindigkeiten und geringerem Stromverbrauch liefert. Diese Kerntechnologie ermöglicht eine breite Palette von Anwendungen im Haushalt, im Büro sowie in industriellen und gewerblichen Bereichen.

Unsere Technologie

Piezo-Methode zu Beginn der Druckinnovation
Die ständige Weiterentwicklung der Technologie und der gesellschaftliche Beitrag

Die Piezo-Methode führt eine Revolution in der Druckinnovation ein.
Die ständige Weiterentwicklung der Technologie und der gesellschaftliche Beitrag

Epsons eigene Micro Piezo-Tintenstrahltechnologie

Die Micro Piezo-Druckköpfe von Epson sind das Herzstück aller Epson Tintenstrahldrucker. Diese einzigartige Technologie war die treibende Kraft hinter dem Wachstum des Geschäftsbereichs Drucklösungen von Epson.

Beim Tintenstrahldruck werden ultrafeine Tintentröpfchen direkt auf ein Medium wie z. B. Papier gespritzt. Ursprünglich war die gängigste Tintenstrahldrucktechnologie der thermische Tintenstrahldruck, bei dem die Tintentröpfchen durch Wärme ausgestoßen werden. Epson entschied sich jedoch dafür, sich auf die piezoelektrische Technologie zu konzentrieren und hat diese seither kontinuierlich weiterentwickelt.

Piezoelektrische Druckköpfe stoßen die Tinte mechanisch und nicht durch Erhitzung aus. Piezoelektrische Elemente, die bei Anlegen von Spannung ihre Form verändern, sorgen für die mechanische Kraft. Da sie die Tinte nicht erwärmen, sind piezoelektrische Systeme mit einer weitaus größeren Vielfalt an Tinten kompatibel und weitaus haltbarer als thermische Systeme. Piezoelektrische Druckköpfe steuern präzise und genau den Auftrag der Tintentröpfchen, um sowohl eine hervorragende Bildqualität als auch hohe Geschwindigkeiten zu erzielen.

Der erste Tintenstrahldrucker von Epson, der IP-130K (außerhalb Japans als SQ-2000 bekannt), kam 1984 auf den Markt. Es handelte sich um ein piezoelektrisches System, das für den geschäftlichen Einsatz gut geeignet war. Die Bemühungen von Epson, die piezoelektrischen Druckköpfe weiterzuentwickeln, gipfelten in der Entwicklung der proprietären Micro Piezo-Technologie.

Der Weg zu ihrer Entwicklung war extrem steil und schwierig, aber das Forschungs- und Entwicklungsteam von Epson meisterte die vielen Herausforderungen und Hindernisse auf diesem Weg.

Der erste klare Weg zur Einführung der Micro Piezo-Technologie

Um 1980 wächst das Druckgeschäft von Epson rasant. Das Wachstum wurde durch den TP-80, den ersten Nadeldrucker des Unternehmens (1979), und den MX-80, einen Drucker für Personal Computer (1980), vorangetrieben.

Die Marktsituation änderte sich jedoch schlagartig, als ein Konkurrent 1984 einen Laserdrucker auf den Markt brachte. Nadeldrucker konnten mit der Qualität und Geschwindigkeit dieser Laserdrucker nicht mithalten. Epson erkannte sofort die Bedrohung für sein Geschäft, spürte den Handlungsdruck und reagierte entsprechend.

Innerhalb weniger Jahre stieß Epson auf einen zufälligen Hinweis, der das Unternehmen in die Lage versetzen sollte, die Bedrohung zu überwinden. Der Hinweis beinhaltete piezoelektrische Technologie. 1989 schlug ein europäisches Unternehmen vor, Piezoelemente als Aktoren zum Antrieb der Druckköpfe in Nadeldruckern zu verwenden. Da kam ein Mitglied des Entwicklungsteams von Epson, das bei dem Treffen anwesend war, auf die Idee, piezoelektrische Elemente in piezoelektrischen Druckern anstelle von Nadeldruckern einzusetzen. Dies war der erste große Schritt zur Entwicklung der Micro Piezo-Technologie von Epson.

Bis zu diesem Zeitpunkt hatte Epson mit der hohen Antriebsspannung und kleinen Veränderungen der Form der piezoelektrischen Elemente zu kämpfen. Nun hat Epson aber erkannt, dass diese Probleme durch die Verwendung von mehrschichtigen piezoelektrischen Elementen, die sich bei niedrigeren Spannungen stärker verformen, überwunden werden können. Mit dieser Entdeckung war Epson in der Lage, eine Technologie zu entwickeln, die mit Laser- und Thermotintenstrahldruckern konkurrieren konnte.

Die sich ständig weiterentwickelnden Micro Piezo-Druckköpfe und ihr Beitrag zur Gesellschaft

Bei der Entwicklung der Micro Piezo-Technologie mussten große technische Herausforderungen bewältigt werden. Erstens bestehen die piezoelektrischen Elemente aus einer Keramik. Die herkömmliche Methode zur Herstellung der Elemente bestand darin, die Keramik wie einen Ziegelstein zu brennen, sie in dünne Scheiben zu schneiden und sie dann auf die gewünschte Dicke zu polieren. Allerdings wird Keramik beim Brennen sehr spröde, und die piezoelektrischen Elemente würden reißen oder brechen, wenn sie eine bestimmte Dicke unterschreiten.

Um dieses technische Problem zu überwinden, kam das Entwicklungsteam auf die Idee, piezoelektrische Elemente zu schaffen, indem viele dünne Schichten von etwa 20 Mikrometern wie ein Keramikkondensator übereinander gestapelt und in geeignete Formen geschnitten werden, um einen Aktor herzustellen. So wurde ein dünnwandiger Piezo erreicht, indem die piezoelektrischen Elemente vor dem Einbrennen in Streifen gestapelt und mehrschichtig aufgebaut wurden. Diese Methode war ein Wendepunkt in der piezoelektrischen Technologie.

So hat Epson in einem langwierigen Prozess von Versuch und Irrtum erfolgreich die Micro Piezo-Druckköpfe entwickelt, die den Weg zu dünneren piezoelektrischen Elementen und kleineren Druckköpfen ebneten.

Die Entwicklung von Micro Piezo-Druckköpfen begann 1990, und die Massenproduktion wurde Ende 1992 erreicht. Der Epson Stylus 800 Schwarzweiß-Tintenstrahldrucker war 1993 das erste Gerät, das mit einem Micro Piezo-Druckkopf ausgestattet war. Die Micro Piezo-Technologie hat sich weiterentwickelt. Die Druckköpfe der nächsten Generation wurden ML-Chips genannt (mehrschichtige Keramik mit hyperintegrierten Piezo-Segmenten). Ihre piezoelektrischen Elemente waren weniger anfällig für Beschädigungen, so dass die Köpfe leichter in großen Mengen hergestellt werden konnten. Es folgten die TFP-Druckköpfe (Dünnfilm-Piezo) mit den dünnstmöglichen piezoelektrischen Elementen und schließlich die PrecisionCore-Druckköpfe, die den Schlüssel zu höherer Geschwindigkeit und Bildqualität darstellten. Micro Piezo-Druckköpfe bieten nicht nur eine hervorragende Leistung, Präzision, Geschwindigkeit und Bildqualität, sondern auch einen geringen Stromverbrauch, was sich positiv auf die Umwelt auswirkt. Dank dieser Eigenschaften konnten die Micro Piezo-Druckköpfe schnell in den kommerziellen, industriellen und Bürodrucksegmenten Fuß fassen.

Die Micro Piezo-Druckköpfe von Epson haben das Potenzial, sich noch weiter zu entwickeln und ein noch breiteres Spektrum von Anforderungen zu erfüllen. Druckköpfe, die dichter und kompakter sind, ermöglichen eine höhere Bildqualität bei geringeren Kosten. Diejenigen mit mehr Düsen können mit noch höherer Geschwindigkeit drucken. Dank dieser Fortschritte kann Epson noch zuverlässigere kommerzielle und industrielle Tintenstrahldrucker anbieten.

Epson wird die Micro Piezo-Technologie auch in Zukunft unaufhörlich erneuern und weiterentwickeln.

Innovationen in der Projektionstechnologie

Mit der Entwicklung der Mikrodisplay-Technologie haben wir der Welt eine Innovation geschenkt, die für die Wiedergabe echter und lebendiger Farbbilder unerlässlich ist. Dieser Teil unseres Unternehmens geriet jedoch in Schwierigkeiten und stand sogar kurz vor der Pleite. Die Marktforschung hat uns geholfen, diese schwierige Situation zu meistern. Wir haben Kunden auf der ganzen Welt besucht, um nach Problemen in ihren Bereichen zu suchen und neue Wege zu finden, sie mit Innovationen zu lösen.

Wir haben Projektoren entwickelt, die große Bilder in hoher Qualität und High-Definition liefern, die aus jedem Winkel gut zu sehen sind. Heute werden unsere Projektoren in Büros, zu Hause, im Bildungswesen und sogar in der digitalen Kunst durch Projection Mapping eingesetzt und sorgen bei vielen Menschen für Begeisterung und Überraschung.

Unsere Technologie

Durchbruch nach unermüdlicher Marktforschung und stetigen Bemühungen:
Rückblick auf die Geschichte der visuellen Innovation

Durchbruch nach unermüdlicher Marktforschung und stetigen Bemühungen:
Rückblick auf die Geschichte der visuellen Innovation

Die Welt mit Microdisplay-Technologie verbinden

Die Mikrodisplay-Technologie ist das Herzstück der LCD-Projektoren und anderer Geräte der visuellen Kommunikation von Seiko Epson. Sie kombiniert die von Epson entwickelte HTPS-Panel-Technologie (Hochtemperatur-Polysilizium-TFT-Flüssigkristall) mit verschiedenen optischen und Designtechnologien.

Bevor es LCD-Projektoren gab, waren sie groß und schwer und nicht tragbar. Zudem musste der Raum aufgrund ihrer geringen Helligkeit abgedunkelt werden. Die 3LCD-Projektoren von Epson, die weltweit ersten Projektoren mit drei HTPS-Panels, zeichnen sich jedoch durch ihre Helligkeit und Augenfreundlichkeit aus. Sie haben nicht nur zur Kultur der Großbildpräsentationen beigetragen, sondern wurden auch in Bildungseinrichtungen und Heimkinos eingesetzt. Damit haben wir in den 20 Jahren von 2001 bis 2021 den größten Anteil am Markt für Projektoren mit 500+ Lumen gehalten.

Die Mikrodisplay-Technologie von Epson hat ihren Ursprung in der Seiko Quartz LC V.F.A. 06LC, der weltweit ersten Digitaluhr mit sechsstelliger LCD-Anzeige, die 1973 eingeführt wurde. Das Gerät wurde wegen seines Displays, das einen geringen Stromverbrauch und eine gute Sichtbarkeit bietet, sehr geschätzt. Epson startete daraufhin ein Flüssigkristallgeschäft für andere Bereiche als Armbanduhren. Daraus entwickelte sich schließlich das heutige Projektorengeschäft.

Allerdings lief anfangs nicht alles glatt im Projektorengeschäft.

Die Entwicklung des VPJ-700, eines kompakten Vollfarb-LCD-Videoprojektors

1988 führte Seiko Epson als erstes Unternehmen weltweit die LCD-Technologie in einem Projektor ein und brachte 1989 den VPJ-700 auf den Markt, einen kompakten Vollfarb-LCD-Videoprojektor.

Der Verkauf des weltweit ersten Projektors war jedoch nicht einfach. Das Ingenieurteam wurde auf mehr als 20 Mitglieder erweitert, um den verbesserten VPJ-2000 auf den Markt zu bringen, aber die Verkäufe stiegen nicht, was die Situation noch verschlimmerte. Zu dieser Zeit wurden Videokameras und andere Geräte immer beliebter, aber der Bedarf an LCD-Projektoren als Gerät für die Projektion von Bildern im täglichen Leben und im Geschäftsleben war begrenzt.

Da die Kontinuität des Geschäftsbetriebs gefährdet war, beschloss die Geschäftsleitung, das Unternehmen zu verkleinern und neu zu strukturieren. Die erste Maßnahme, die sie ergriffen, bestand darin, den Markt zu erforschen, indem sie Kunden in aller Welt besuchten.

Die letzte Chance: Neue Möglichkeiten entdecken

Fünf Ingenieure und zwei Vertriebsmitarbeiter wurden ausgewählt, um das LCD-Projektorengeschäft neu zu erfinden. Angesichts der Tatsache, dass das ursprüngliche Team rund 20 Personen umfasste, war das Team stark verkleinert.

Die Teammitglieder begannen, verschiedene Kundenunternehmen in der ganzen Welt zu besuchen. Durch die Wiederholung dieser ständigen Bemühungen gelang es ihnen, einen spezifischen Bedarf auf dem Markt zu entdecken.

Es war in den USA, wo Computer weit verbreitet und Geschäftspräsentationen alltäglich waren, um Präsentationen auf einem großen, an den Computer angeschlossenen Bildschirm zu halten.

Das Team erkannte, dass die Verbreitung von Personal Computern das Potenzial hatte, den Markt für Projektoren zu erweitern, und stellte fest, dass nicht nur die Helligkeit und die hohe Auflösung für die Projektion in hell erleuchteten Räumen, sondern auch die geringe Größe und das geringe Gewicht für die Tragbarkeit und schließlich der direkte Anschluss an einen Computer von entscheidender Bedeutung waren. Mit dem Ziel, die Helligkeit zu verdoppeln und gleichzeitig die Größe und die Kosten zu halbieren, überarbeiteten sie das Produktdesign und die Teamstruktur.

Während das Entwicklungsteam daran arbeitete, die Wettbewerbsfähigkeit der Geräte zu steigern und die Kosten zu senken, bauten das Produktionsteam und das Vertriebsteam ihre Aktivitäten weiter aus. Sie besuchten immer wieder Händler und trugen den Prototyp um die Welt. Sobald die Händler den tatsächlichen Unterschied in Helligkeit und Auflösung sehen konnten, wussten sie, dass sie die Geräte von Epson verkaufen konnten.

Etablierung eines Marktes: Weiteres Streben nach visueller Innovation

Der ELP-3000, der erste Datenprojektor der Welt, war klein und hochauflösend und wurde 1994 auf den Markt gebracht. Zu dieser Zeit war Windows 95 weit verbreitet und bot mehr Möglichkeiten für Geschäftspräsentationen. Dies war einer der Gründe für den explosionsartigen Anstieg der Verkaufszahlen des ELP-3000, der für die Projektion von Daten aus einem Personal Computer konzipiert war.

1995 erreichte Epson die Spitzenposition auf dem heimischen Projektormarkt. Die kontinuierliche Arbeit und die Verträge, die das Team aus eigener Kraft abschließen konnte, trugen Früchte. Das Unternehmen führte weiterhin neue Produkte ein und etablierte eine Kultur der Verwendung von Projektoren für Großbildpräsentationen im Büro.

Im Jahr 2002 trat Epson mit dem ELP-TW100 in den Markt der Heimprojektoren ein und brachte Farbe in das Leben der Menschen. Auch im Bildungsbereich macht das Unternehmen Fortschritte und trägt nun dazu bei, ein Umfeld zu schaffen, in dem jeder Schüler eine gleichberechtigte Ausbildung erhalten kann.

Was die Technologie betrifft, so wurde die Mikrodisplay-Technologie für Geräte wie Smart-Brillen eingesetzt, während die Laserlichtquellen-Technologie für Projektoren verwendet wurde. Neben der hellen und lebendigen Bilddarstellung wurden auch die Langlebigkeit des Geräts und die einfache Installation realisiert. Durch diese Errungenschaften hat sich die Verwendung von Projection Mapping für digitale Kunst und digitales Signage in kommerziellen Einrichtungen ausgeweitet, und durch ihre Bilder sind die Projektoren nun für viele Menschen zu einer Quelle der Begeisterung und Überraschung geworden.

Die Innovationen von Epson im Bereich der visuellen Kommunikation unterstützen weiterhin das Lernen, Arbeiten und Leben, indem sie auf Kerntechnologie basierende Geräte mit Menschen, Produkten, Informationen und Dienstleistungen verbinden und so die Lebensqualität verbessern und die Grenzen der Industrie erweitern.

Innovation zur Verringerung der Umweltauswirkungen

Als führendes Druckunternehmen haben wir nach Lösungen für den Papierabfall nach dem Druck gesucht.

Das Ergebnis unserer Bemühungen war das „PaperLab“. PaperLab ist das weltweit erste1 Trockenverfahren zur Herstellung von Büropapier, mit dem aus Altpapier neues Papier praktisch ohne Wasser hergestellt werden kann2. Wir haben das System auf der Eco-Products 2015, der internationalen Messe für Umwelt und Energie, ausgestellt und damit einen großen Erfolg beim Publikum erzielt.

Das PaperLab ist mit der „Dry Fiber Technology“ ausgestattet, bei der Papier ohne den Einsatz von Wasser durch Schlagkraft in Fasern umwandelt wird. Es trägt dazu bei, einen kleinen Kreislauf des Papierrecyclings aufzubauen, der das Recycling und die Verwendung von Papier an Orten wie dem Büro ermöglicht. Unser Konzept dieses Zyklus ist nicht „Recycling“. Es ist „Upcycling“, eine Möglichkeit, neuen Wert hinzuzufügen. Gegenwärtig verfolgen wir die Weiterentwicklung und Anwendung der „Dry Fiber Technology“ auf andere Materialien als Papier, zusammen mit einer Vielzahl von Co-Creation-Partnern.

Wir werden unsere Bemühungen fortsetzen, der Welt neue Werte zu liefern, um Nachhaltigkeit zu erreichen und Gemeinschaften zu bereichern.

Unsere Technologie

Innovationen, die ein Bild der Zukunft zeichnen:
Dry Fiber Technology

Anmerkung1: Aus allen Systemen zur Papierherstellung im Trockenverfahren. Quelle: Die Untersuchung von Epson wurde im November 2016 durchgeführt
Anmerkung2: Eine kleine Menge Wasser wird verwendet, um die Feuchtigkeit im Inneren des Systems aufrechtzuerhalten.

Innovationen, die ein Bild der Zukunft zeichnen:
Dry Fiber Technology

Fokus auf Fragen rund um bedrucktes Papier:
Zwei Perspektiven, die zum Durchbruch in der Entwicklung führen

Es war 2010, als der damalige Präsident und stellvertretende Direktor Minoru Usui dem technischen Entwicklungsteam eine Frage stellte. Er sagte ihnen, dass es etwas geben muss, das ein führendes Druckunternehmen wie wir dagegen tun kann.

Dies veranlasste Kazuhiro Ichikawa, den damaligen Leiter des Technologieentwicklungsteams, Regierungsstellen, Unternehmensbüros und Finanzinstitute zu besuchen, um zu beobachten, wie bedrucktes Papier verwendet und entsorgt wurde.

Er stellte fest, dass die meisten Drucksachen vertrauliche Informationen enthielten und dass ihre Entsorgung an einen externen Auftragnehmer ausgelagert wurde, was Kosten verursachte. Die Kunden waren mit der Situation nicht zufrieden.

Gleichzeitig besuchte er Papierfabriken und industrielle Testzentren, um aus verschiedenen Blickwinkeln zu forschen, von der Papierherstellung bis zum Recycling. Er erfuhr, dass große Wassermengen erforderlich sind, um Papier zu recyceln und gleichzeitig das Risiko einer Wasserverschmutzung zu vermeiden, und dass die Abwasserbehandlung teuer ist. Als er sich außerhalb Japans umsah, erfuhr er, dass nicht alle Regionen über reiche Wasserressourcen verfügen, was zu weiteren Herausforderungen beim Papierrecycling führte.

Wir entdeckten eine Entwicklungsmöglichkeit, die sich darauf konzentrierte, den Ressourcenkreislauf zu schließen und vertrauliche Informationen zu schützen.

Eine neue Herausforderung:
Recycling von Papier in einem nahezu wasserfreien Prozess

Nachdem die Herausforderung erkannt war, konzentrierte sich das Technologieentwicklungsteam darauf, ein Recyclingverfahren zu entwickeln, das praktisch kein Wasser verbraucht und hochwertiges Papier liefert.

Dies war jedoch ein anspruchsvolles Ziel, das wir erreichen wollten. Wenn man das Papier zu fein schredderte, wurden die Papierfasern zerhackt und konnte kein hochwertiges Papier hergestellt werden. Kontinuierlicher Versuch und Irrtum. Auch nach mehr als 100 verschiedenen Experimenten wie dem Schaben von Papier mit Mörsern und dem Mahlen mit Mischern konnte keine Lösung gefunden werden.

Der Durchbruch gelang, als Ichikawa mit den Fingern ein Stück Washi, traditionelles japanisches Papier, abriss und bemerkte, dass die Fasern an den abgerissenen Kanten lose waren und herausgezogen werden konnten. Er dachte, dass es vielleicht besser wäre, diese Fasern zu trennen, indem man sie löst und entwirrt, anstatt sie durch Schneiden, Reiben oder Zerstampfen zu verarbeiten.

Diese Idee führte zur Entwicklung von Epsons Dry Fiber Technology, die eine Kombination von Prozessen umfasst, bei denen Altpapier zerfasert wird (wodurch alle gedruckten Informationen auf einer Seite sicher zerstört werden) und aus diesen Fasern neues Papier hergestellt wird. Um zu überprüfen, ob diese Technologie wirklich vom Markt angenommen wird, stellte Epson auf der Eco-Products 2015, der Internationalen Fachmesse für Umwelt und Energie, PaperLab vor, das weltweit erste2 Trockenverfahren zur Herstellung von Büropapier, mit dem aus Altpapier nahezu ganz ohne Wasser1 neues Papier hergestellt werden kann. Das PaperLab wurde zum Publikumsmagneten.

Upcycling-Möglichkeiten mit Dry Fiber Technology eröffnen

Die „Dry Fiber Technology“ zerfasert, bindet und formt Papier nicht nur nach Bedarf für eine bestimmte Anwendung, sondern ermöglicht auch eine bisher unmögliche Verarbeitung und Behandlung, reduziert Abfall und nutzt neue Materialeigenschaften.

Das PaperLab führte zur Schaffung von mehr als nur Recyclingpapier; es hat auch neue Werte geschaffen. „Dry Fiber Technology“ bietet eher eine Upcycling- als eine Recyclinglösung. Es ist genau die Art von sozialem Beitrag, den Epson schon immer leisten wollte.

Bisher wurde Recycling oft als etwas angesehen, das etwas von geringerem Wert zurückgibt, da nicht viele Recyclingtechnologien in der Lage waren, neuen Wert zu generieren. Epson hofft jedoch, die Upcycling-Kultur als Möglichkeit zur Schaffung eines neuen Werts zu erweitern.

Indem wir die „Dry Fiber Technology“ verwenden, um dem, was früher als Abfall entsorgt wurde, einen Wert zu verleihen, reduzieren wir die Umweltauswirkungen der Herstellung.

Was können wir für die Zukunft tun?
Nachhaltigkeit erreichen und Gemeinschaften bereichern

Epson arbeitet derzeit mit gleichgesinnten Partnern an der Entwicklung von „Dry Fiber Technology“-Upcycling-Anwendungen für eine Vielzahl von Materialien neben Papier. Wir arbeiten auch an Möglichkeiten, die „Dry Fiber Technology“ zu nutzen, um neue Materialien herzustellen, die erdölbasierte Materialien wie Kunststoffe ersetzen. Epson wird auch weiterhin Technologien, Produkte und Lösungen entwickeln, die nachhaltig sind und Gemeinschaften bereichern.

Anmerkung1: Eine kleine Menge Wasser wird verwendet, um die Feuchtigkeit im Inneren des Systems aufrechtzuerhalten.
Anmerkung2: Aus allen Systemen zur Papierherstellung im Trockenverfahren. Quelle: Die Untersuchung von Epson wurde im November 2016 durchgeführt